Omelia di Domenica 5 gennaio 2025 - Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe - Anno C

“Venne fra i suoi, ma i suoi non lo accolsero.” E’ stata questa frase (amara) del Vangelo a darmi lo spunto per l’omelia. Perché Gesù non fu da tutti accolto? Perché non s’aspettavano un Messia così. Mangiava con quelli che nessuno avrebbe mai invitato a cena. Era troppo simile a tutti. Ora, per gli ebrei, credere in un Messia così vicino da poterlo confondere con uno di loro, era davvero troppo. Ecco perché non da tutti Gesù fu accolto. Possiamo dire che la storia di Gesù è stata una storia di espulsioni.

(Messa della notte)

Poche feste sono sentite e desiderate come il Natale. E anche se fosse vero quanto ha detto uno psichiatra (le feste amplificano la solitudine di chi è già solo), non è detto che sia così se è vero che, proprio perché è Natale, c’è sempre qualche persona cara che ti fa visita e così alleggerisce il tuo sentirti solo.

Omelia di Domenica 22 dicembre 2024 - Quarta Domenica di Avvento, Anno C

Il Vangelo di questa domenica è tutto al femminile, perché ha per protagoniste due donne, Maria madre di Gesù ed Elisabetta madre di Giovanni Battista. E’ iniziato così: “Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda.” Perché dice in fretta? Perché Maria aveva dentro di sé un segreto che non riusciva a tenersi dentro e che doveva comunicare, alla persona giusta s’intende. Ma c’è di più: si dice in fretta perché il bene è sempre urgente, perché chi vuole bene non è pigro, non è indolente, chi vuole bene si sente sempre in ritardo sul bisogno dell’altro.

Omelia di Domenica 15 dicembre 2024 - Terza Domenica di Avvento, Anno C

Se avete fatto caso, nel Vangelo di oggi Gesù non c’è, e nemmeno viene menzionato. Al suo posto, come protagonista, c’è Giovanni Battista. Mi vien da intitolare così questo Vangelo: tre gruppi - una domanda sola - tre risposte. Mi sto riferendo alla prima parte del testo, che ruota attorno alla domanda, ripetuta tre volte, “che cosa dobbiamo fare?”

Omelia di Domenica 8 dicembre 2024 - Solennità dell'Immacolata Concezione

“L’angelo Gabriele fu mandato da Dio a una vergine, di nome Maria.” Così inizia il Vangelo di questa domenica. Credetemi, la visita di un Angelo non fu un privilegio della sola Maria. Pure a noi può giungere, anzi giunge, un Angelo. Ciascuno ha il suo Angelo: Dio colloca nella vita di ognuno un angelo, ovvero un prete o un genitore o uno zio o un nonno o una suora o un amico o un educatore, il cui esempio e la cui parola sono una luce, una grazia, una benedizione… un Angelo, appunto. E allora due domande sorgono: qual è l’Angelo che Dio ha posto accanto a me? E qual è il tipo di Angelo di cui abbiamo bisogno? Ecco la mia risposta: ci occorre un angelo del silenzio, un angelo dalla parola buona e un angelo liberatore. E questi tre angeli ciascuno li ha accanto.

Omelia di Domenica 1 dicembre 2024 - Prima Domenica di Avvento, Anno C

“Risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina.” Sono le parole incoraggianti del Vangelo di questa domenica, che Gesù pronuncia all’interno di un discorso catastrofico: “Vi sarà sulla terra angoscia di popoli, in ansia per il fragore del mare e dei flutti, gli uomini moriranno per la paura e per l'attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte.” Ebbene, in una descrizione così apocalittica, Gesù inserisce parole incoraggianti: “Risollevatevi e alzate il capo, la vostra liberazione è vicina.”

Omelia di Domenica 24 novembre 2024 - XXXIV Domenica del Tempo Ordinario, Anno B

Ogni anno una domenica del mese di novembre è dedicata a Cristo col titolo di “Re dell’universo”. Tale domenica quest’anno è oggi, una domenica che s’ispira alle parole del Vangelo appena sentite: “Pilato disse a Gesù: tu sei re? E lui: Tu lo dici io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo.” Ora, se Gesù è re di tutto, è re anche della famiglia. Dico così perché oggi nella nostra Unità Pastorale un gruppo di coppie, sposate nel 2014, festeggiano il loro 10° anniversario. Per questo, ho pensato di fare un’omelia su “Cristo re della famiglia”. La domanda a cui vorrei rispondere è: Da cosa si capisce che nelle nostre case regna Gesù? Quali sono i segni che lo attestano? Mi son venuti in mente quattro segni.

Omelia di Domenica 17 novembre 2024 - XXXIII Domenica del Tempo Ordinario, Anno B

Nel bel mezzo del Vangelo di questa domenica c’è una breve parabola, nella quale Gesù ricorre a una pianta (il fico) per darci un insegnamento. Dice: Dalla pianta del fico imparate: quando ormai il suo ramo diventa tenero e spuntano le foglie, sapete che l’estate è vicina. Così anche voi. Gesù vuole dirci: Se il fico è una pianta sulla quale quasi tutto l’anno spuntano dei germogli, voi sapete accorgervi dei germogli che Dio fa spuntare nelle vostre vite? Noi credenti ci accorgiamo delle gemme che Dio colloca nella vita nostra, della Chiesa e del mondo? Siamo solo capaci di lamentarci o criticare oppure sappiamo individuare le cose belle, i bei germogli, le belle gemme… per goderne e rendere grazie? Qualche esempio.

Omelia di Domenica 3 novembre 2024 - XXXI Domenica del Tempo Ordinario, Anno B

Ama il Signore Dio tuo con tutto il cuore e il prossimo come te stesso. Un commentatore ha reso così queste parole di Gesù.

Amerai Dio con tutti i tuoi cuori. Con il cuore di speranza e con il cuore malinconico, con il cuore che crede e con il cuore che dubita. Insomma, ama come puoi, con tutto quel che puoi, come riesci, magari col fiatone, sia quando il cuore splende di fiducia sia quando il cuore è fatto di paura, sia quando il cuore sorride e sia quando il cuore piange.

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