Omelia di Domenica 18 settembre 2022 - XXV Domenica del Tempo Ordinario, Anno C

Lo ammetto: questa domenica ci presenta una pagina di Vangelo non facile. Eppure ha un messaggio interessante che riassumo così: anche da un amministratore disonesto si può imparare. Pensate, se mai tutti noi fossimo dei poco di buono, agli occhi di Dio, ugualmente, avremmo qualcosa di bello da offrire. Una frase-chiave della parabola è questa: Il padrone lodò quell' amministratore disonesto, perché aveva agito con scaltrezza. Qui Gesù non fa l’elogio della disonestà, ma dell’abilità. Come a dire: cari amici, fate vostra non la disonestà ma la scaltrezza di questo amministratore. Cosa dunque c’insegna la parabola?

Omelia di Domenica 11 settembre 2022 - XXIV Domenica del Tempo Ordinario, Anno C

Un pastore che sfida il deserto alla ricerca di una pecora smarrita, una donna che non si dà pace e che per ore e ore spazza la casa alla ricerca di una moneta perduta, un papà che abbraccia il figlio tornato a casa dopo che se ne era andato in malo modo. Sono i tre racconti che ci offre il Vangelo di questa domenica. Tutti e tre mirano a trasmettere quest’idea di Dio: noi crediamo in un Dio che ci ama perdutamente e che perde la testa anche per uno solo che dovesse smarrirsi. Anche la sola notizia che un essere umano si trovi sbandato o in brutti giri o nella solitudine più nera è sufficiente a mettere Dio in azione. Vengono in mente la parole di don Milani: Quando avrai perso la testa, come l’ho persa io, dietro poche decine di creature, troverai Dio come un premio.

Omelia di Domenica 4 settembre 2022 - XXIII Domenica del Tempo Ordinario, Anno C

Se uno viene a me e non mi ama più di quanto ami suo padre, la madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo. Parole esigenti, forti, che abbiamo appena sentito dal Vangelo e che vorremmo fin contestare se non fosse stato Gesù a pronunciarle. Ci paiono parole che declassano la famiglia. E invece non è così. Sono parole che non vanno intese nel senso che i figli o il coniuge hanno poco valore, ma che questo valore ce l’hanno a partire da Gesù. Gesù in questa prima domenica di settembre ci dice: Una cosa tra le più belle è la vita familiare. Bè, sappiate che questa, come ogni altra cosa buona, non va avanti da sé, automaticamente, ma ha bisogno di una sorgente che la tenga viva, purificata e duratura.

Omelia di Domenica 28 agosto 2022 - XXII Domenica del Tempo Ordinario, Anno C

Se avete fatto caso, nel Vangelo che abbiamo ascoltato tutto ruota attorno ad un banchetto. Gesù amava parlare di Dio e della vita prendendo a immagine lo stare a tavola. Io questa mattina mi soffermo sulla 2^ delle 2 parabole ascoltate. Quando offri una cena non invitare né amici, né fratelli, né parenti, né vicini ricchi, bensì poveri, storpi, zoppi, ciechi. Traduco così, per noi, queste parole di Gesù: “Osserva le tue relazioni, non puoi sempre preferire parenti e amici, ma anche coloro a cui nessuno pensa. Abìtuati a mettere gli occhi anche su chi nessuno accoglie. Se stai organizzando una festa e stai riflettendo su chi invitare, pensa a chi mai nessuno invita. Se c’è, invitalo.”

Omelia di Domenica 21 agosto 2022 - XXI Domenica del Tempo Ordinario, Anno C

Gesù nel Vangelo ci ha parlato di una porta stretta, davanti alla quale c’è una folla che si accalca e preme per entrare, ma c’è un ostacolo: tanta di questa gente non riesce ad entrare perché la porta è troppo stretta. Risentiamo le parole di Gesù: Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno. La porta è stretta, perché?

Omelia di Domenica 15 agosto 2022 - Festa dell'Assunta

Siamo nel cuore dell’estate e la Parola di Dio che abbiamo ascoltato invita noi credenti a vivere questo 15 agosto in compagnia di Maria. Noi raccogliamo quest’invito. Se ci diamo il tempo di leggere nel Vangelo tutto ciò che riguarda Maria, vien da dire: Maria visse in funzione di Gesù, visse per poter mostrare al mondo Gesù. Provo a dimostrare questa affermazione.

Omelia di Domenica 14 agosto 2022 - XX Domenica del Tempo Ordinario, Anno C

Questa mattina è davanti a noi un Vangelo dalle parole forti, provocatorie. Mi sto riferendo soprattutto a due frasi di Gesù.
> La 1^ - Sono venuto a gettare fuoco sulla terra e quanto vorrei che fosse già acceso! Nel 2016, mi trovavo a Cracovia con i giovani alla GMG. Il Papa, commentando queste parole di Gesù, più volte ripetè: Incendiate il nostro pianeta, cari giovani! E qualche secolo prima, S. Ignazio di Lojola, a dodici giovani gesuiti in partenza per una missione all’estremità del mondo diceva: Andate e incendiate il mondo! E’ esattamente questo che vuol dire il Vangelo di questa domenica: siamo chiamati a essere degli incendiari, persone capaci di accendere attorno a sé il fuoco della fede, della speranza e dell’amore.

Omelia di Domenica 7 agosto 2022 - XIX Domenica del Tempo Ordinario, Anno C

Pure questa domenica devo dire: è una miniera di spunti di riflessione il Vangelo che abbiamo ascoltato. Ci sono poi alcune righe che hanno dell’incredibile. Avete mai visto voi un subalterno, un suddito, un inserviente venire servito dal suo padrone? Bè, il Vangelo ci ha proprio parlato di un signore, che parte per un paese lontano lasciando alla servitù la custodia della sua grande casa e delle sue proprietà. Ora, nella simbologia della parabola il padrone è Dio, che si fida totalmente di noi e delle nostre capacità. Sta qui la bella notizia del Vangelo di oggi: noi crediamo in Dio ma anche Dio crede in noi.

Omelia di Domenica 24 luglioi 2022 - XVII Domenica del Tempo Ordinario, Anno C

Il Vangelo di questa domenica è una miniera di cose preziose. Vuole intrattenerci sul tema della preghiera. E lo fa raccontandoci la storia di 3 amici, una storia che è iniziata così: Se uno di voi ha un amico e a mezzanotte va da lui a dirgli: Amico, prestami tre pani, perché è giunto da me un amico da un viaggio e non ho nulla da offrirgli. Il seguito lo tralascio perché l’avete sentito.

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