- Stefano
- Unità Pastorale
Corso di chitarra
Caro don Fernando,
a seguito delle consultazioni sul diaconato avvenute domenica 9, occorre che da adesso tutto si svolga con serenità e senza pressioni, in primis coloro a cui sarà fatta la proposta del diaconato e alle rispettive mogli, che hanno il diritto di prendere una decisione senza avere la comunità con il fiato sul collo.
1) Al parroco tocca inviare al delegato episcopale e al vicario generale gli esiti delle indicazioni, con una breve presentazione di coloro che hanno ricevuto più indicazioni.
2) Il parroco, anche accompagnato dal viceparroco, incontra il vicario generale e il delegato episcopale per procedere a un primo vaglio delle persone indicate.
3) Il parroco incontra le persone prescelte, insieme alle loro mogli, e propone loro il percorso in vista del diaconato, dando loro un tempo opportuno per riflettere prima di dare una risposta.
4) Coloro che hanno dato il loro assenso, insieme alle loro mogli, incontrano il delegato episcopale, il quale, fatto un proprio discernimento preliminare, presenta l’elenco di coloro che ritiene idonei al Vescovo.
5) Il Vescovo dà il via-libera a coloro che ritiene idonei della lista del delegato episcopale e quest’ultimo comunica ai rispettivi parroci i nominativi di coloro che intraprenderanno il percorso come aspiranti al diaconato. Solo a questo punto tali nominativi saranno resi pubblici alla comunità.
Un caro saluto,
don Daniele Moretto, delegato vescovile per il diaconato
10.03.2025
II Domenica di Quaresima - Anno C
In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare. Mentre pregava, il suo volto cambiò d’aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante. Ed ecco, due uomini conversavano con lui: erano Mosè ed Elìa, (...) Pietro e i suoi compagni erano oppressi dal sonno; ma, quando si svegliarono, videro la sua gloria e i due uomini che stavano con lui. Mentre questi si separavano da lui, Pietro disse a Gesù: «Maestro, è bello per noi essere qui. Facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elìa». Egli non sapeva quello che diceva. Mentre parlava così, venne una nube e li coprì con la sua ombra(...). E dalla nube uscì una voce, che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’eletto; ascoltatelo!». Appena la voce cessò, restò Gesù solo (...). Lc 9,28b-36
Omelia di Domenica 9 marzo 2025 - I Domenica di Quaresima
“Non di solo pane vive l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.” E’ una frase di Gesù appena udita nel Vangelo. Il suo senso è: mangiare bisogna, ma mangiare non è tutto; i beni materiali occorrono, ma non bastano a farti star bene. Molti cercano la felicità nelle cose, ma le cose non ti abbracciano. La felicità coincide sempre con qualcuno.
I Domenica di Quaresima - Anno C
In quel tempo, Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano ed era guidato dallo Spirito nel deserto, per quaranta giorni, tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni, ma quando furono terminati, ebbe fame. Allora il diavolo gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ a questa pietra che diventi pane». Gesù gli rispose: «Sta scritto: "Non di solo pane vivrà l’uomo"». Il diavolo lo condusse in alto, gli mostrò in un istante tutti i regni della terra e gli disse: «Ti darò tutto questo potere e la loro gloria, perché a me è stata data e io la do a chi voglio. Perciò, se ti prostrerai in adorazione dinanzi a me, tutto sarà tuo». Gesù gli rispose: «Sta scritto: "Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto"». Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù di qui; sta scritto infatti: "Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo affinché essi ti custodiscano"; e anche: "Essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra"». Gesù gli rispose: «È stato detto: "Non metterai alla prova il Signore Dio tuo"».Dopo aver esaurito ogni tentazione, il diavolo si allontanò da lui fino al momento fissato. Lc 4,1-13
Omelia di Mercoledì 5 marzo 2025 - Mercoledì delle Ceneri
“Ritornate a me con tutto il cuore”, così è iniziata la prima lettura della Messa. Non dice “andate” ma “ritornate”. Vi parrà strano, ma nella vita, ci salvano certi viaggi di ritorno, non di andata. Se ti sei accorto di esserti allontanato dal bene, al bene devi tornare. Dopo essersene andato do casa, cosa fece il figlio prodigo? Fece ritorno alla casa paterna. E fu questo ritorno che lo rimise in sesto. Se la Parola di Dio, questa sera, c’invita a un viaggio “all'indietro”, è perché in realtà si tratta di un viaggio “in avanti”.
VIII Domenica
Tempo Ordinario - Anno C
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una parabola: «Può forse un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno tutti e due in un fosso? Un discepolo non è più del maestro; ma ognuno, che sia ben preparato, sarà come il suo maestro. Perché guardi la pagliuzza che è nell'occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? Come puoi dire al tuo fratello: "Fratello, lascia che tolga la pagliuzza che è nel tuo occhio", mentre tu stesso non vedi la trave che è nel tuo occhio? Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall'occhio del tuo fratello. Non vi è albero buono che produca un frutto cattivo, né vi è d'altronde albero cattivo che produca un frutto buono. Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dagli spini, né si vendemmia uva da un rovo. L'uomo buono dal buon tesoro del suo cuore trae fuori il bene; l'uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male: la sua bocca infatti esprime ciò che dal cuore sovrabbonda». Lc 6,39-42
VII Domenica
Tempo Ordinario - Anno C
In quel tempo, Gesù disse: «A voi che ascoltate, io dico: amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male. A chi ti percuote sulla guancia, offri anche l’altra; a chi ti strappa il mantello, non rifiutare neanche la tunica. Da’ a chiunque ti chiede, e a chi prende le cose tue, non chiederle indietro. E come volete che gli uomini facciano a voi, così anche voi fate a loro. Se amate quelli che vi amano, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori amano quelli che li amano (...). Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla,(...). Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso. Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati. Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi». Lc 6,27-38