I Domenica di Quaresima
Anno C
In quel tempo, Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano ed era guidato dallo Spirito nel deserto, per quaranta giorni, tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni, ma quando furono terminati, ebbe fame. Allora il diavolo gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di' a questa pietra che diventi pane». Gesù gli rispose: «Sta scritto: "Non di solo pane vivrà l'uomo"» (...)
«Ognuno farà la propria parte. Abbiamo riscontrato grande solidarietà da parte di tutte le istituzioni del territorio per garantire il massimo supporto a quei cittadini ucraini che devono potersi mettere in salvo, anche, in alcuni casi, raggiungendo qui i propri familiari».
Queste le parole del Prefetto, Iolanda Rolli, a margine dell’incontro convocato lunedì pomeriggio in merito all’emergenza conseguente la guerra in Ucraina. Ho partecipato, insieme al Vicario Generale don Alberto Nicelli, al vertice di cui sopra, nel quale abbiamo espresso vicinanza al popolo ucraino così drammaticamente colpito e ribadito la disponibilità alla collaborazione per sostenere la popolazione attraverso la rete internazionale della Caritas e a coordinare e mettere a disposizione risorse per l’accoglienza di profughi che potrebbero arrivare nelle prossime settimane sul territorio senza contatti né posti dove alloggiare.
Come diocesi e come Caritas continuiamo a NON raccogliere materiale. Al momento raccogliamo solo eventuali disponibilità di materiale o di strutture per l’accoglienza. Per farlo scrivere una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o telefonare al numero 0522 922520 (dalle ore 9.00 alle ore 12.00).
Riguardo eventuali arrivi sul territorio di persone provenienti dall’Ucraina, esse vanno necessariamente segnalate alla Prefettura in modo da avere il quadro aggiornato della situazione; per questo vi diamo la disponibilità ad accompagnarvi per le modalità necessarie.
In questa fase la Caritas diocesana è in stretto contatto con Caritas Italiana che promuove e coordina il sostegno alle attività di Caritas Ucraina e delle Caritas dei paesi limitrofi, Polonia, Moldova e Romania. È possibile offrire il proprio aiuto all’azione umanitaria attraverso la raccolta fondi già avviata (modalità descritte in calce).
Gli operatori in loco stanno cercando di mantenere in attività tutta la rete dei centri polivalenti che sono stati attrezzati per aiutare i tanti sfollati di questa lunga crisi che ha coinvolto il Paese. Attraverso questi centri e altre strutture che man mano si rendono disponibili, si stanno distribuendo generi alimentari, prodotti per l’igiene, acqua potabile, prodotti per il riscaldamento, si sta fornendo assistenza sanitaria, supporto psicologico, assistenza alle persone anziane rimaste sole.
Fermo restando il valore di azioni di raccolta di materiale, l’indicazione che la Caritas diocesana ha da Caritas Italiana è quella di prediligere lo strumento della raccolta fondi per far arrivare gli aiuti più rapidamente ed evitare i rallentamenti legati allo stoccaggio e al trasporto delle merci. Se ci saranno richieste di prodotti specifici, difficilmente reperibili in loco, saranno avviate campagne di raccolta mirate.
È possibile fare un’offerta a Caritas diocesana sia per sostenere l’aiuto umanitario che per le eventuali necessità che dovessero emergere per una degna accoglienza:
• bonifico bancario (causale “Emergenza Ucraina”) a EmilBanca – Iban: IT 54 C 07072 12805 000000127543 intestato a Compagnia del SS. Sacramento – Caritas Reggiana – Missioni diocesane Ramo Onlus
• donazione online tramite il sito www.caritasreggiana.it
Isacco Rinaldi
Direttore della Caritas diocesana
Reggio Emilia, 1 marzo 2022
CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA
Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali
CS n. 14/2022
Emergenza Ucraina – Raccolta fondi Caritas
La Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana, riunitasi questa mattina a Firenze all’indomani della chiusura dell’Incontro “Mediterraneo frontiera di pace”, ha ricevuto da Caritas Italiana un aggiornamento circa la situazione emergenziale in Ucraina. Ai Vescovi sono state portate le testimonianze dei responsabili di Caritas Ucraina (Chiesa greco-cattolica) e Caritas Spes (Chiesa latina). “C’è un grande bisogno di unità e sostegno – spiega don Vyacheslav Grynevych, direttore della Caritas Spes –, di sentire che non siamo soli, che l’umanità è una grande famiglia e che il Signore è vicino e vede il sonno inquieto degli uomini, la preoccupazione delle madri, ascolta le preghiere degli anziani e il Suo cuore palpita all’unisono con i nostri cuori”. In questo momento difficile, aggiunge Tetiana Stawnychy, presidente di Caritas Ucraina, “abbiamo bisogno della vostra solidarietà e delle vostre preghiere, del vostro sostegno per avere la possibilità di rispondere alla crisi umanitaria e assistere le persone colpite dalla guerra”. La Presidenza della CEI, a fronte di queste drammatiche testimonianze, rinnova quindi l’appello espresso in questi giorni insieme ai 60 Vescovi del Mediterraneo presenti a Firenze: si depongano subito le armi e si promuova ogni azione a favore della pace. L’esperienza vissuta a Firenze indica un percorso condiviso: attraverso l’ascolto e il dialogo, è possibile superare ogni motivo di conflitto e costruire ponti di pace. Allo stesso tempo, la Presidenza CEI chiede a tutte Chiese che sono in Italia di unirsi in una corale preghiera per la pace e di aderire alla Giornata di digiuno indetta da Papa Francesco per il prossimo 2 marzo, Mercoledì delle Ceneri. La Presidenza invita a sostenere la raccolta fondi, avviata da Caritas Italiana, per far fronte ai bisogni immediati delle popolazioni vittime del conflitto, chiamando anche alla prossimità con le sorelle e i fratelli ucraini che sono nel nostro Paese. In questa fase è importante non disperdere le azioni ma seguire le indicazioni che Caritas Italiana fornirà in base all’evoluzione della situazione. Caritas Italiana è infatti in costante collegamento con le Caritas in Ucraina, in coordinamento con Caritas Europa e Caritas Internationalis e resta accanto alla popolazione, confermandosi una presenza instancabile nell’emergenza, con una costante attenzione alle persone. Inoltre, a fianco e a supporto delle Caritas dei Paesi confinanti, si adopera per l’accoglienza delle persone in fuga dalla guerra. Si stima che nei prossimi giorni tra uno e cinque milioni di ucraini potrebbero cercare rifugio in Europa: l’intera rete delle Caritas diocesane su tutto il territorio nazionale sostiene le azioni necessarie per rispondere ai bisogni più urgenti della popolazione in sofferenza o in fuga e a contribuire all’accoglienza di quanti arriveranno in Italia.
È possibile sostenere gli interventi di Caritas Italiana (Via Aurelia 796 - 00165 Roma), utilizzando il conto corrente postale n. 347013, o donazione on-line, o bonifico bancario (causale “Europa/Ucraina”) tramite: |
Roma, 28 febbraio 2022
Messaggio della Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana per la Quaresima 2022 dal titolo: “Quando venne la pienezza del tempo (Gal 4,4)”.
Carissimo, carissima,
la Quaresima di quest’anno porta con sé tante speranze insieme con le sofferenze, legate ancora alla pandemia che l’intera umanità sta sperimentando ormai da oltre due anni. Per noi cristiani questi quaranta giorni, però, non sono tanto l’occasione per rilevare i problemi quanto piuttosto per prepararci a vivere il mistero pasquale di Gesù, morto e risorto. Sono giorni in cui possiamo convertirci ad un modo di stare nel mondo da persone già risorte con Cristo (cfr. Col 3,1). La Chiesa come comunità e il singolo credente hanno la possibilità di rendere questo tempo un “tempo pieno” (cfr. Gal 4,4), cioè pronto all’incontro personale con Gesù.
Questo messaggio, dunque, vi raggiunge come un invito a una triplice conversione, urgente e importante in questa fase della storia, in particolare per le Chiese che si trovano in Italia: conversione all’ascolto, alla realtà e alla spiritualità.
«Non stanchiamoci di fare il bene; se infatti non desistiamo a suo tempo mieteremo.
Poiché dunque ne abbiamo l’occasione, operiamo il bene verso tutti»
(Gal 6,9-10a)
Cari fratelli e sorelle,
la Quaresima è tempo favorevole di rinnovamento personale e comunitario che ci conduce alla Pasqua di Gesù Cristo morto e risorto. Per il cammino quaresimale del 2022 ci farà bene riflettere sull’esortazione di San Paolo ai Galati: «Non stanchiamoci di fare il bene; se infatti non desistiamo a suo tempo mieteremo. Poiché dunque ne abbiamo l’occasione (kairós), operiamo il bene verso tutti» (Gal 6,9-10a).
Omelia di Domenica 27 febbraio 2022 - VIII Domenica del Tempo Ordinario, Anno C
Commentare il Vangelo di questa domenica è un’impresa, visti i numerosi spunti di riflessione che offre. Mi soffermo sulle prime parole di Gesù. Può forse un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno tutti e 2 in un fosso? Un discepolo non è più del maestro; ma ognuno, che sia ben preparato, sarà come il suo maestro. Qui Gesù si riferisce alla pretesa dei suoi discepoli di mettersi a fare i giudici e i maestri degli altri. Per Gesù, nella comunità cristiana c'è una sola guida e un solo maestro: il Cristo.
VIII Domenica
Tempo ordinario - Anno C
(...) Perché guardi la pagliuzza che è nell'occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? Come puoi dire al tuo fratello: "Fratello, lascia che tolga la pagliuzza che è nel tuo occhio", mentre tu stesso non vedi la trave che è nel tuo occhio? Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall'occhio del tuo fratello (...).