DIOCESI DI REGGIO EMILIA – GUASTALLA
Comunicato del Vicario generale

“A te, o beato Giuseppe, stretti dalla tribolazione ricorriamo e fiduciosi invochiamo il tuo patrocinio,
insieme con quello della tua santissima Sposa” (Leone XIII)


Carissimi Sacerdoti, Diaconi, Religiosi e fedeli della Diocesi di Reggio Emilia-Guastalla,
accogliendo le indicazioni della Conferenza Episcopale Italiana, il nostro Vescovo invita tutta la Diocesi ad aderire all’iniziativa,
dandone la massima diffusione tra le famiglie e i fedeli.
In questo momento di emergenza sanitaria, la Chiesa italiana promuove un momento di preghiera per tutto il Paese,
invitando ogni famiglia, ogni fedele, ogni comunità religiosa a recitare in casa il Rosario (Misteri della luce),
simbolicamente uniti alla stessa ora: alle 21 di giovedì 19 marzo, festa di San Giuseppe
, Custode della Santa Famiglia.
Alle finestre delle case si propone di esporre un piccolo drappo bianco o una candela accesa.
Invito inoltre tutti i parroci della Diocesi a compiere un altro gesto significativo:
alle ore 21.00 precise, proprio nel momento dell’inizio della preghiera,
le campane di tutte le chiese parrocchiali suonino a festa.

TV2000 offrirà la possibilità di condividere la preghiera in diretta.
Il vescovo Massimo ha deciso di pregare personalmente il Rosario nella Basilica della Ghiara.
Il nostro Centro Comunicazioni sociali trasmetterà la preghiera in diretta streaming sui canali che verranno resi noti sul sito della Diocesi.

Mons. Alberto Nicelli

 

Curia vescovile di Reggio Emilia, 16 marzo 2020

 

Su richiesta, riproponiamo le lettere che don Fernando ha scritto alla comunità in questo periodo segnato dal coronavirus e già pubblicate sul Notiziario.

 

25 febbraio 2020

Mi accingo a scrivere queste righe alla vigilia del mercoledì delle Ceneri. La sospensione delle celebrazioni nelle parrocchie, prescritta dal Vescovo a seguito del coronavirus, ha fatto emergere un elemento a cui io non avevo mai pensato seriamente. Per tanti di noi, il mercoledì delle Ceneri, la Messa domenicale e tante altre ricorrenze sono diventati nel tempo appuntamenti scontati e ovvi. E quindi e bastata un’interruzione sia pur temporanea di alcune liturgie, per far sorgere un allarme generale. Quante telefonate critiche e preoccupate ho ricevuto! Ho potuto cogliere che una delle cose che ha pesato e stata l’assenza della comunità convocata. Quando ciò accade si percepisce che senza una comunità si perde qualcosa di importante. Noi infatti apparteniamo a una comunità cristiana che e da secoli che si dà tempi e riti per riunirsi attorno al proprio Signore. Ora, non abbiamo voluto noi disposizioni cosi restrittive, ma accogliendole stiamo imparando a sentirci solidali col nostro territorio e la sua organizzazione civile e sociale. Il Signore, pur avendoci donato i sacramenti, e più grande di essi e sa ugualmente arrivare a noi e a tutti con la sua grazia. Perché non fare di questa privazione di cose per noi cosi preziose, un’occasione per ripensare la nostra vita sacramentale e per essere più in comunione con quelle zone del mondo (v. Amazzonia) dove i sacramenti sono davvero una rarità? Concludo con un pensiero e una preghiera per le numerose vittime e i tantissimi contagiati della Cina, della nostra Italia e delle altre nazioni colpite.

Buona Quaresima

Fra le frasi celebri che don Fernando ha elencato nel Notiziario dell’Unità Pastorale, per aiutarci a riflettere sul dono della vita, penso che quella più adatta ai nostri ragazzi  sia "LA VITA NON È  ACQUISTARE E AVERE MA DARE E ESSERE". O meglio, questo è  uno degli obiettivi a cui noi catechisti miriamo nel guidarli in questo percorso del post Cresima.
Ai ragazzi di seconda e terza media infatti abbiamo deciso di affidare la gestione della vendita di primule e  torte  a favore del CAV (Centro di Aiuto alla Vita) che si è svolta questa domenica in occasione della 41a Giornata per la Vita. Hanno partecipato con entusiasmo nonostante una sveglia anticipata rispetto alle solite domeniche e lo stare fuori al freddo a vendere in una giornata non così bella.
Noi catechisti  pensiamo che questi gesti concreti in cui anche loro iniziano a sperimentare la bellezza di DARE il proprio tempo,  il proprio  sacrificio per  aiutare qualcuno  siano passi significativi  di un cammino che  li porterà  ad ESSERE.
Essere, come ci invita S. Paolo, senza invidia, vanto, orgoglio, mancanza di rispetto  o rabbia verso gli altri  imparando  ad amare come Gesù.
Grazie sempre  alle  famiglie  che  sostengono  le nostre iniziative  e accompagnano i ragazzi collaborando  in questo  cammino.

 

 

 

Gran serata e grandi ragazzi!!!
Tantissimi i ragazzi che ci hanno aiutato e hanno reso possibile insieme ai veterani la grande riuscita della tortellata di San Giovanni.

Alla prossima!
Marcus

 

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