Un cammino biennale di discernimento vocazionale aperto a tutti i giovani (19-30 anni), per essere aiutati a comprendere dove e come Dio ci chiama a vivere in pienezza il nostro Battesimo. Per info:
Omelia del Vescovo Massimo dell'8 settembre - Basilica della B.V. della Ghiara
Cari fratelli e sorelle,
con la festa di oggi inizia il decimo anno che posso vivere con voi. Se ripercorriamo assieme questo tempo, anche attraverso le parole che vi ho rivolto proprio in questa occasione, vediamo delinearsi una visione e una esperienza pastorale particolare, su cui desidero soffermarmi.
Omelia di Domenica 19 settembre 2021 - XXV Domenica del Tempo Ordinario, Anno B
Quanti spunti di riflessione ci consegna il Vangelo di questa S. Messa! Ne raccoglierò uno, che ci viene offerto da questa frase: per la strada gli apostoli avevano discusso di chi tra loro fosse il più grande. I discepoli cioè dibattevano su chi era il n° 1 agli occhi di Gesù, chi era il prediletto, il preferito. Al che Gesù risponde con le cose che abbiamo sentito. Prendiamole di petto allora queste parole: per la strada avevano discusso di chi tra loro fosse il più grande. Quanto riguardano anche noi queste parole! Quante volte si sente dire: chi è il migliore? Chi è che ha vinto? Chi è arrivato ultimo? Oppure, tra adolescenti: chi ci sa più fare con le ragazze? Chi di noi è il più gettonato? Sento dire a volte da qualche ragazzo: quando si deve decidere dove andare il sabato sera, si va sempre dove dice lui. Ma chi si crede? Il re?
XXV Domenica
Tempo Ordinario - Anno B
In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli attraversavano la Galilea, ma egli non voleva che alcuno lo sapesse. Insegnava infatti ai suoi discepoli e diceva loro: «Il Figlio dell'uomo viene consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno; ma, una volta ucciso, dopo tre giorni risorgerà». [...] Giunsero a Cafàrnao. Quando fu in casa, chiese loro: «Di che cosa stavate discutendo per la strada?». Ed essi tacevano. Per la strada infatti avevano discusso tra loro chi fosse più grande. [...]
Al centro del perdono c’è Dio che ci abbraccia, non la lista dei peccati e la nostra umiliazione
La confessione “sacramento della gioia”, anzi una “festa”, in Cielo e in terra. Martedì 14 settembre, nello stadio di Košice, era come se Papa Francesco guardasse negli occhi ciascuno dei giovani accorsi ad accoglierlo per invitarli a vivere il sacramento della penitenza in modo nuovo. E ciò che ha detto loro il Successore di Pietro è stato di conforto non soltanto per i presenti, ma per chiunque abbia seguito quell’incontro in televisione o sul web, o abbia anche soltanto letto il discorso papale.
Omelia di Domenica 12 settembre 2021 - XXIV Domenica del Tempo Ordinario, Anno B
La gente chi dice che io sia? E voi, chi dite che io sia? Sono le 2 domande di Gesù agli apostoli, che il Vangelo ci ha appena fatto sentire. Domande che sostanzialmente vogliono dire: io chi sono per voi? Cosa rappresento per voi ? Che idea vi siete fatti di me? Per voi sono ancora una priorità?
> Queste domande vanno bene anche per noi, perché Gesù non è come Gandhi o Alessandro Magno, i quali saran stati, certo, 2 grandi della storia, ma mai sognarono di presentarsi come inviati da Dio o salvatori dell’umanità. Gesù invece sì. Gesù venne perché di lui c’era assoluto bisogno. Soprattutto venne come salvatore, per trarre in salvo tutti da una vita insignificante, infelice e priva di senso. Quando noi parliamo di amore, senso della vita, libertà, felicità, indirettamente parliamo di Gesù, perché Gesù è esattamente venuto per darci queste cose. Ebbene, oggi 12 settembre, il Vangelo ci dà l’opportunità di tornare a porci la domanda delle domande: chi è Gesù?
XXIV Domenica
Tempo Ordinario - Anno B
In quel tempo, Gesù partì con i suoi discepoli verso i villaggi intorno a Cesarèa di Filippo, e per la strada interrogava i suoi discepoli dicendo: «La gente, chi dice che io sia?». Ed essi gli risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa e altri uno dei profeti». Ed egli domandava loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro gli rispose: «Tu sei il Cristo». E ordinò loro severamente di non parlare di lui ad alcuno. (...)