- don Fernando
- Incontri
Incontro di formazione catechisti
Omelia di Domenica 5 settembre 2021 - XXIII Domenica del Tempo Ordinario, Anno B
Portarono a Gesù un sordomuto, così ci ha riferito il Vangelo. Proviamo a metterci nei panni di quest’uomo. Un sordomuto è un piccolo dramma, perché? Perché è un uomo né capace di dire parole né capace di ascoltare parole. Ad esempio, è nell’impossibilità di ascoltare una delle cose più belle della vita: la musica e le canzoni. Un sordomuto, innanzi alla bellezza di una persona o di un panorama, non riesce a dire la sua ammirazione. Meno male che nel nostro caso, l’uomo in questione non s’era arreso alla vita, se è vero che era inserito in un cerchio di amici e se è vero che pensò bene di tentare la carta “Gesù”. Vedete, quando uno è seriamente malato o comunque non sta bene, è già un inizio di guarigione poter beneficiare dell’amicizia e dell’attenzione di qualcuno.
XXIII Domenica
Tempo Ordinario - Anno B
In quel tempo, Gesù, uscito dalla regione di Tiro, passando per Sidòne, venne verso il mare di Galilea in pieno territorio della Decàpoli. Gli portarono un sordomuto e lo pregarono di imporgli la mano. Lo prese in disparte, lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua; guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e gli disse: «Effatà», cioè: «Apriti!». E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente (...).
Omelia di Domenica 29 agosto 2021 - XXII Domenica del Tempo Ordinario, Anno B
Questo popolo mi onora con le labbra ma il suo cuore è lontano da me. E’ questa la frase-chiave del Vangelo di questa domenica. Proviamo a vedere perché il Signore la pronunciò. Gesù era abituato a stare tra le gente, in mezzo ai suoi problemi. Veniva da villaggi e campagne dove l’ascoltare l’uno e l’altro era come un bagno dentro tanti bisogni e richieste. Ovunque arrivava, gli portavano i malati, mendicanti ciechi lo chiamavano, donne di Tiro e Sidone cercavano di toccargli almeno la frangia del mantello. Fin la sua ombra veniva considerata come una carezza sulla loro umanità dolente. Ecco com’era impastata una giornata di Gesù.
XXII Domenica
Tempo Ordinario - Anno B
In quel tempo, si riunirono attorno a Gesù i farisei e alcuni degli scribi, venuti da Gerusalemme. Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani impure, cioè non lavate [...] lo interrogarono: «Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani impure?». [...]
C’è poi un ultimo volto da non dimenticare, probabilmente il più indifeso: quello dei cristiani nascosti, da sempre in pericolo
«Stiamo vivendo giorni di grande apprensione. Pregate, pregate, pregate per l’Afghanistan». L’unica dichiarazione da Kabul, dove tuttora si trova, il barnabita Giovanni Scalese, responsabile della piccolissima comunità cattolica dell’Afghanistan, l’ha affidata ai microfoni di VaticanNews. Poche parole in una situazione delicatissima per una presenza che aveva il suo cuore nell’ambasciata italiana a Kabul oggi evacuata.
Omelia di Domenica 22 agosto 2021 - XXI Domenica del Tempo Ordinario, Anno B
Probabilmente ci è parsa dura la domanda di Gesù agli apostoli, sentita nel Vangelo: Volete andarvene anche voi? Perché Gesù parlò così? Cos’era successo? Era successo che il discorso di Gesù, ascoltato nei Vangeli le scorse domeniche non fu accolto bene da tutti. Ci fu chi disse: Questa parola è dura! Chi può intenderla? Da qui l’amara conclusione: Da quel momento molti dei suoi discepoli tornarono indietro e non andavano più con lui. Cerchiamo di capire bene cosa avvenne quel giorno. Parto da lontano. Il Vangelo predicato da Gesù conteneva e contiene insegnamenti, sì, belli ma anche esigenti. Vi faccio qualche esempio.