Omelia XXVII^ Domenica del Tempo Ordinario 7 Ottobre 2018

Non è bene che l’uomo sia solo: così si è aperta la 1^ lettura della Messa.
E’ una frase dove la parola solo ha un significato amaro, di solitudine e isolamento. Pensate, nella Bibbia il primo male di cui si parla non è il peccato ma la solitudine. E’ male che l’uomo sia solo: ‘male’ perché? Perché non c’è nessuno che basti a se stesso, nessuno che sia felice da solo, nessuno che viva bene senza nessuno accanto.
La 1^ lettura e il Vangelo di questa Messa vengono a ricordarci che siamo stati creati per amare ed essere amati.
Matrimoni, amicizie, comunità sono modi con cui si aggredisce la solitudine. E infatti la nostra lettura subito dopo aver detto non è bene che l’uomo sia solo, parla del matrimonio.
La felicità è amore, nient’altro.
Qualcuno ha detto: Se non hai ancora amato, non dire che hai vissuto pienamente.
> A dire il vero, l’essere soli non è sempre una cosa negativa. Non ci diciamo a volte: ma prenditi una pausa, stacca la spina?
Io ad esempio che, grazie a Dio, non soffro di solitudine, spesso desidero/cerco spazi in cui poter essere solo, o meglio io e il Signore e basta.
Quand’ero ragazzo pensavo che la cosa peggiore della vita fosse restare solo.
A 18/20 anni la solitudine spaventa.

Carissimi, in collaborazione con la parrocchia di Montecchio Emilia, presentiamo lo spettacolo "Spaccato in due" che si terrà presso l'Oratorio Don Bosco sabato 20 ottobre alle ore 21.

Lo spettacolo è il racconto di una vita, quella di Gianluca, cremonese, nato nel 1994, ragazzo normale che nella vita ha avuto anche un tumore che gli ha fatto nascere domande, mettere in discussione ed evolvere la sua fede, fare delle scelte, apprezzare la vita, vivere l’amicizia con i suoi giovani coetanei in modo nuovo e la famiglia in modo più vero.

Omelia Domenica 30 Settembre 2018 XXVI^ del T. O.

Il Vangelo di questa domenica si apre con un botta e risposta tra l’apostolo Giovanni e Gesù.
Era successo che un uomo, sconosciuto ai più, compiva riti di guarigione sulle persone nel nome di Cristo.
Ora secondo Giovanni non poteva farlo perché non era uno del gruppo dei discepoli. E quindi avvicinò quell’uomo e gli intimò di smettere. Gesù, saputa la cosa, reagì così: Non glielo impedire, perché non c'è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me: chi non è contro di noi è per noi.
Anche la 1^ lettura ci ha riferito un episodio simile, qui anziché Gesù c’era Mosè. Cito il passo: Un giovane corse a dire a Mosè: ‘Eldad e Medad profetizzano nell'accampamento.’ Giosuè, servitore di Mosè, prese la parola e disse: «Mosè, mio signore, impediscilo!». Ma Mosè gli disse: ‘Sei tu geloso per me? Fossero tutti profeti nel popolo del Signore e volesse il Signore porre su di loro il suo spirito!’ Cosa dire di questi 2 episodi?
Che furono 2 gli errori di Giosuè e Giovanni, da cui anche noi dobbiamo guardarci.

Omelia XXV^ Domenica del Tempo Ordinario 23 Settembre 2018

In questa mia omelia mi limiterò a sottolineare alcune frasi del testo evangelico ascoltato. Parto dalla prima.
> Per la strada gli apostoli avevano discusso di chi tra loro fosse il grande.
Non è esattamente quel che accade a noi? Quante volte pensiamo: tra noi chi è il più bravo, il più capace, il più affascinante, il più cercato?
E questo modo di pensare è in fondo l’istinto primordiale del potere che si dirama ovunque: nelle famiglie, nelle partite sportive, nel gruppo degli amici, nella parrocchia, sul posto di lavoro.
Un tale istinto se non è tenuto a freno, distrugge le relazioni.
Il potere non è solo di chi ha molti soldi o di chi è al governo di una nazione, il potere è di chi sa di avere un certo influsso sulle persone che ha vicino.
E il rischio di chi ha potere, influsso, condizionamento è di dominare o approfittarne, non di fare il vero bene delle persone.

Omelia XXIV^ Domenica del Tempo Ordinario 16 Settembre 2018

La gente, chi dice che io sia?
E subito dopo: E voi, chi dite che io sia?
Queste due domande di Gesù risuonate nel Vangelo di questa 3^ domenica di settembre ci invitano a verificare lo stato di salute del nostro rapporto con Gesù.
E ci fanno chiedere: Gesù nella mia vita è una priorità? Gesù è una mia scelta? Gesù è una fede?
> Ora, dico subito che un nostro rischio non è quello di rifiutare Gesù – non saremmo qui a Messa in questo momento - ma quello di collocare accanto a Gesù, persone, valori o cose rendendoli piccoli dei, idoli, al cui servizio ci mettiamo, togliendo così spazio all’unico e vero Signore della nostra vita, Gesù.
Da una parte diciamo credo in un solo Dio, di fatto lungo le nostre giornata sono altre le divinità a cui teniamo.

E così anche la 6 ore diventa “maggiorenne”: pronti dunque a festeggiarla come si deve domenica 7 ottobre a partire dalle 14,30. Una trentina di iscritti divisi in quattro squadre pronte a darsi battaglia e (soprattutto!) a divertirsi.

Qui di seguito squadre, regolamento e orari della giornata. Ovviamente si gioca (all’interno del salone parrocchiale) anche in caso di maltempo.


ITALIA RUSSIA SERBIA BRASILE
Giorgia Pietro Ivan Massi
Fede Samuele Simmi Luigi
Anna D. Moni Chiara Giovanni
Regio Giulia Lorena Benedetta
Ale Pier Frenci Anna S.
Dome Luca Simo Andrea
Robbi Viglio Daniele Silvia V.
Niccolò   Mattia  

 

Prime partite 14,30 ITA  –  RUS         15,00 SER – BRA

Semifinali dalle h. 17,30

Finale h. 18,30


Ogni incontro prevede 5 minuti di riscaldamento, 25 minuti di gioco effettivo. Si gioca con la rete alta circa mt. 2,30.  Sostituzioni libere.

Prima fase: al termine delle quattro partite che ogni squadra disputerà (set unico a tempo) verranno sommati i punti  ottenuti nei vari incontri e sarà stilata la classifica dal 1° al 4° posto.

Seconda fase  semifinali 1°- 4° e  2°- 3°  a seguire la finale prevista per le ore 18,30 circa.

Carissimi, in allegato la locandina della celebrazione eucaristica che si svolgerà nella chiesa parrocchiale di Bibbiano nella serata del 2 ottobre, alle 20.30.
A 30 anni dalla visita apostolica nella nostra diocesi il vescovo  Mieczyslaw Mokrzycki esporrà alla venerazione dei fedeli la reliquia di San Giovanni Paolo II. 
A presto.

Scuola di Formazione Teologica Val d'Enza
La Segreteria

 

Locandina S.JPII

 

 

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