Omelia di Domenica 23 Dicembre 2018 IV^ di Avvento

Questa mattina è davanti a noi un passo del Vangelo tra i miei preferiti, dove le protagoniste sono due donne, meglio due mamme, Maria madre di Gesù ed Elisabetta, madre di Giovanni Battista.
Io adesso non farò altro che scorrere questo quadretto evangelico commentandolo nelle sue diverse parti.
- La 1^ cosa su cui mi soffermo è questa: Elisabetta e Maria. essendo entrambe incinte, sono una bell'immagine del cristiano.
Dico così perché una donna in attesa non ha bisogno di dare spiegazioni, basta guardarla ed è evidente cosa le sta accadendo. Essa è viva di due vite, battono in lei due cuori, che non è possibile separare.
Bene, così è il cristiano: grazie ai sacramenti a cui s’accosta, pure lui è abitato da un'altra vita, quella di Dio, respira con il respiro di Dio, sente coi sentimenti di Cristo, possiede due cuori, il proprio e quello di Gesù, inseparabili. Mi chiedo: siamo consapevoli di essere abitati da una così grande ricchezza?

Carissimi, vi segnaliamo una serata di incontro e dibattito con suor Carolina Iavazzo, la più stretta collaboratrice del beato don Pino Puglisi.
La serata è organizzata dalla Pastorale Giovanile della parrocchia di Montecchio, in collaborazione con la Scuola di Formazione Teologica e si inserisce in un percorso educativo sulla legalità e la 'Ndrangheta che ha portato la scorsa estate un gruppo di giovani in Calabria.
Appuntamento a Montecchio, in Oratorio, via Franchini 43, alle ore 20.45 di venerdì 28 dicembre 2018.
L'ingresso è libero, non occorre prenotare.
Di seguito una presentazione dell’incontro.

A presto.
sft - La Segreteria.

 

Omelia Domenica 9 Dicembre 2018 II^ di Avvento

Se dovessi dare un titolo alla Parola di Dio appena ascoltata direi così: LAVORI IN CORSO.
Sto parlando così perché il Vangelo ci ha parlato di sentieri da raddrizzare, burroni da riempire e montagne da spianare. E pure il profeta nella Prima lettura ci ha parlato di alte montagne e rupi da spianare, di valli da colmare e di terreni da livellare.
Ma che significato ha questo modo di parlare?

Omelia Sabato 8 Dicembre 2018 Solennità Immacolata Concezione della B. V. Maria

Oggi nessuno sia triste! Mi fanno parlare così due espressioni dell’angelo Gabriele, ascoltate nel Vangelo: rallegrati e non temere.
Proviamo a lasciarci ispirare da questi due inviti rivolti a Maria, rallegrati e non temere.
> Se la notizia di Maria, madre di Gesù, ebbe come parola d’apertura rallegrati, è segno che fu un annuncio di gioia ad introdurre il Cristianesimo nel mondo.
Notate: l’Angelo non disse ciao, come stai?, no no! Usò una parola ben più carica: rallegrati! Cioè, gioisci, esulta, vibra di felicità! Non immagini Maria quanto sia straordinario ciò che sto per dirti. Sono contento che il Vangelo di questo solenne sabato ponga alla nostra attenzione la parola rallegrati!

Omelia Domenica 2 Dicembre 2018 I^ di Avvento

Risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina.
E’ su queste parole cariche di speranza appena udite nel Vangelo che voglio riflettere con voi.
Risollevatevi e alzate il capo sono un modo per dire: non esiste alcun abbattimento che v’impedisca di risollevarvi. E poi il fatto che sia stato Gesù a dire queste cose, ci fa dire: nella vita di tutti, pur grigia fin che si vuole, grazie a Lui c’è sempre un pezzetto di cielo a cui guardare e che fa sperare.
E’ dunque un messaggio di speranza quello chi ci consegna questo 2 dicembre, 1^ domenica d’Avvento.
Con vicino il Signore, ci accada quel che ci accada, è possibile tenere alto il capo, cioè rimanere diritti, in piedi, di schiena, senza perdere la dignità.
Cinque anni fa, proprio di questi giorni, moriva un grande, Nelson Mandela, il quale ebbe a dire un giorno: un vincitore è semplicemente un sognatore che non si è arreso.

Omelia XXXIV^ Domenica del Tempo Ordinario 25 Novembre 2018 Nostro Signore Gesù Cristo Re dell'Universo

Tutti gli anni, in una domenica di fine novembre si festeggia Cristo col titolo di re dell’universo.
Nel 2018 è oggi questa festa.
Io adesso vorrei rispondere a due domande: la prima, che tipo di re è stato Gesù? La seconda, cos’ha da dire a noi una festa come questa?
> Parto da che tipo di re è stato Gesù?
Si riesce a rispondere mettendo a fuoco nel Vangelo la scena in cui Gesù s’è definito re, una scena in cui sono a confronto un governatore (Pilato) e un prigioniero (Gesù), un emissario dell’impero romano (Pilato) e un uomo legato, coronato di spine, sanguinante (Gesù).
Risentiamo le parole del Vangelo.
Allora Pilato gli disse: Dunque tu sei re. E Gesù: Tu lo dici: io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo. (..) Il mio regno però non è di questo mondo.
Qui Gesù dice chiaro e tondo che è re ma nel contempo si smarca da come sono i re di questo mondo.

Il 17 e 18 novembre sono state 2 giornate molto importanti per i ragazzi di Calerno e S. Ilario che il 28 ottobre hanno ricevuto la Cresima. Perché il nuovo cammino potesse iniziare in modo gioioso e significativo, don Fernando insieme ai catechisti ha proposto ai neocresimati di trascorrere un weekend a Cinquecerri: il modo migliore per inaugurare il percorso di questo gruppo in unità pastorale.

Ai 50 (tra ragazzi, educatori, cuoche e il diacono Roberto Codeluppi) saliti sabato a Cinquecerri, si è aggiunto durante il pranzo della domenica don Fernando che, celebrando la S. Messa, ha manifestato la propria gioia nel vedere come i ragazzi stavano insieme, vivendo come un'unica realtà e non come due gruppi parrocchiali distinti. E il futuro è questo... ha sottolineato sempre don Fernando nella Messa. Naturalmente per tutti è stata una bellissima occasione per conoscersi,  giocare e lavorare insieme.

Ecco un bellissimo video realizzato da Seba, uno degli educatori, che riassume i bei momenti trascorsi insieme. Una persona saggia nel vederlo ha commentato: «Molto bello! I tempi rallentati e accelerati... tentativi, errori e prove riuscite... così è la vita!»

 

 

 

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