Omelia di Domenica 20 marzo 2022 - III Domenica di Quaresima, Anno C
Abbiamo ascoltato una pagina di Vangelo che si compone di 2 parti: la 1^ riporta un forte invito di Gesù a convertirsi, la 2^ riporta una parabola. Dato che al tema della 1^ parte dedicherò il ritiro sp. che terrò domani, in questa Messa mi soffermerò sulla parabola del fico sterile. Si tratta di un racconto in cui chi rappresenta Dio non è il padrone esigente, che pretende giustamente dei frutti, ma il contadino paziente e fiducioso, che dice: dammi la possibilità di lavorare attorno a questo fico ancora 1 anno affinché arrivi a portare frutti.
III Domenica di Quaresima
Anno C
In quel tempo si presentarono alcuni a riferire a Gesù il fatto di quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva fatto scorrere insieme a quello dei loro sacrifici. Prendendo la parola, Gesù disse loro: «Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subìto tale sorte? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo» (...).
Omelia di Domenica 13 marzo 2022 - II Domenica di Quaresima, Anno C
Tutti gli anni, la 2^ domenica di Quaresima ci mette davanti il Vangelo della trasfigurazione di Gesù sul monte, presenti i 3 apostoli Pietro, Giacomo e Giovanni. Cosa fu propriamente la trasfigurazione? Fu un’intensa esperienza spirituale, durante la quale i 3 apostoli, come in visione, percepirono il Signore nella sua divinità, nella sua gloria celeste. E dato che ogni esperienza mistico-religiosa non ha parole capaci di descriverla, se avete notato, pure il testo evangelico non dice molto sullo svolgersi di questa esperienza. Mi son chiesto: a noi è possibile vivere con Gesù un’esperienza come la vissero Giacomo, Pietro e Giovanni?
II Domenica di Quaresima
Anno C
In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare. Mentre pregava, il suo volto cambiò d'aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante. Ed ecco, due uomini conversavano con lui: erano Mosè ed Elìa, apparsi nella gloria, e parlavano del suo esodo, che stava per compiersi a Gerusalemme (...).
Sabato scorso, come Caritas Madre Teresa, abbiamo partecipato all’incontro con le istituzioni e le associazioni di volontariato di Sant'Ilario e Calerno, per coordinare gli aiuti e organizzare l’accoglienza dei cittadini ucraini in arrivo nel nostro territorio.
Ecco tutte le informazioni che potete trovare anche sul sito del Comune di Sant'Ilario.
Come prima cosa le persone che arrivano a S.Ilario dall’Ucraina devono presentarsi in COMUNE (a CIVICO-Sportello Unico al Cittadino , via Roma 84, Sant’Ilario d’Enza) per segnalare la propria presenza.
Orari: Lunedì 10.00-13.15; Martedì, Mercoledì e Venerdì 8.30-13.15; Giovedì 8.30-17.45; Sabato 8.30-12.45.
Info: 0522 902811 –
Omelia di Domenica 6 marzo 2022 - I Domenica di Quaresima, Anno C
Gesù rispose al diavolo: Non di solo pane vive l’ uomo. Così ci ha appena riferito il Vangelo. Che è come dire: mangiare bisogna, ma non è tutto; i beni materiali occorrono, ma non bastano a rendere felici. Riflettiamo un pò su queste.
> La troppa attenzione ai beni materiali (cibo, soldi, macchina, cellulare) ci allontana da un altro bene, le persone. L’assillo per le cose toglie attenzione al resto. L’accumulo di cose può introdurre in noi confusione e ansia, col rischio che vengano penalizzate cose più importanti. Ma c’è di più. Non è forse vero che la ricchezza a volte incattivisce? Non è forse vero che tante volte la ricchezza, anziché aprire, chiude? Anziché generosi rende egoisti? Non è forse vero che quando tu credi di possedere le cose, in realtà sono esse a possederti? Non ci chiediamo mai perché in tempi di miseria c’è più solidarietà che in tempi di benessere?