Omelia di Domenica 27 ottobre 2024 - XXX Domenica del Tempo Ordinario, Anno B

Il Vangelo di questa S. Messa ci offre un racconto piacevole, essenziale, vivo, pieno di movimento, di grida, di emozioni, fin di contestazioni.
1) E’ di scena un mendicante cieco che alla notizia del passaggio di Gesù lo chiama gridando: gli grida il suo bisogno di guarigione degli occhi. La gente cerca di zittirlo, ma lui non si scoraggia. E’ uno di quelli che non molla e alla faccia di chi lo vuole zitto, lui grida ancor più forte. Deve alzare la voce per poter prevalere sul rumore che c’era. D’altronde è così: quando è da una vita che sei disperato e d’improvviso hai un’occasione che forse è l’occasione della tua vita, non badi alle buone maniere, ma ti fai spazio con forza, ti fai sentire, a costo di essere maleducato. E infatti, nel testo si nota che questo cieco è tutto esagerato: non parla, grida; non si toglie il mantello, lo getta; non si alza in piedi, balza in piedi.

Omelia di Domenica 20 ottobre 2024 - XXIX Domenica del Tempo Ordinario, Anno B

Quando andavo a catechismo, una delle domande che la catechista faceva era: cos’è venuto a fare Gesù nel mondo? Bè, nel vangelo di questa domenica c’è la risposta a questa domanda: Gesù è venuto nel mondo per servire. Cito il testo: il Figlio dell'uomo non è venuto per farsi servire, ma per servire.

Omelia di Domenica 13 ottobre 2024 - XXVIII Domenica del Tempo Ordinario, Anno B

Un tale gli corse incontro: così inizia il Vangelo di questa domenica. Questo gli corse incontro è un particolare bello, perché lascia intendere che era possibile accedere a Gesù con facilità, anche correndogli incontro. Si vede che Gesù non incuteva soggezione. A differenza degli altolocati e dei capi del mondo, Gesù era possibile incontrarlo senza appuntamento e direttamente. Se venisse tra noi Mattarella, chi di noi gli correrebbe incontro? Nessuno. Ci verrebbe impedito. A Gesù invece si poteva accedere senza pass, senza sbarramenti. Non aveva la scorta.

Omelia di Domenica 6 ottobre 2024 - XXVII Domenica del Tempo Ordinario, Anno B

Dio li fece maschio e femmina; per questo l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una carne sola. Così non sono più due, ma una sola carne. E’ la frase-chiave del vangelo di questa domenica. La scelta di tanti voi di sposarsi è stata probabilmente la più importante scelta della vita. E a seguito di questa decisione ha preso il via un cammino a due, fatto di figli, gioie, tribolazioni, fallimenti, rabbie, amori, successi, fedeltà a volte riuscite e altre volte meno riuscite, sorprese a volte belle e altre volte meno belle.

Prenderà il via alle 14.30 di domenica 6 ottobre l’edizione n. 23 della tradizionale sei ore di pallavolo in ricordo di Federica. Nonostante le difficoltà logistiche legate ai lavori in corso nella zona salone parrocchiale e campo da gioco esterno la 6 ore potrà disputarsi ugualmente pur sotto forma di “green volley”, le partite infatti si giocheranno nel prato antistante la pista. 
Numero degli iscritti (36) in risalita rispetto all’anno scorso grazie anche all’esordio nel torneo di alcune  ragazze giovanissime che permettono di dare nuova linfa a questa bella e sentita iniziativa.

Prima partita alle 14.30 a seguire semifinali e finale che si svolgeranno a partire dalle 17 per proseguire poi con premiazioni e aperitivo conclusivo. 

Queste le squadre e gli orari delle partite, raccomandiamo a tutti i partecipanti la puntualità soprattutto per quanto riguarda le prime partite. Buona 6 ore a tutti!!



AVVISO IMPORTANTE:  il torneo è al momento confermato, salvo verifica del campo che verrà fatta domenica mattina.

Omelia di Domenica 29 settembre 2024 - XXVI Domenica del Tempo Ordinario, Anno B

Vi confesso che questa mattina presto, nel pensare all’omelia da fare, mi son trovato molto combattuto, talmente il Vangelo di questa domenica è pieno di spunti di riflessione. Ho dovuto scegliere, mi son concentrato su questa frase di Gesù: Chiunque vi darà da bere un bicchiere d’acqua nel mio nome perché siete di Cristo, in verità io vi dico, non perderà la sua ricompensa. Parole luminose! Che mi fan dire: i gesti son più potenti delle parole, certi gesti son più efficaci di tante omelie, la concretezza anche di un solo gesto buono dà dieci a zero all’astrattezza di tanti discorsi. Sentite cosa mi ha raccontato un amico.

Domenica 15 settembre 2024
L’omelia di don Fernando a Calerno nella Messa coi bambini
“Chi dice la gente che io sia?  E voi chi dite che io sia?”
Dal Vangelo della Messa

Ho pensato di rispondere a queste due domande di Gesù, usando
parole molto comprensibili a voi bambini. Il titolo di quanto ora dico è

LA CARTA D’ IDENTITA’ DI GESU’

La caratteristica principale
E’ un uomo che è anche Dio.
La sua specialità
Amare. In amore Gesù è il n°1, è come se fosse plurilaureato in amore. Ama tutti, anche chi non fa a modo, anche chi non crede in lui.
I suoi verbi preferiti
Aiutare, consolare, perdonare.
La sua idea più brillante
Ogni persona non vale per l’intelligenza che ha, ma per il cuore che ha.
Gesù ha delle antipatie?
Sì, verso la pigrizia, la falsità, la cattiveria.
I suoi colori preferiti
Il verde (il colore della speranza), il rosso (il sangue dei martiri, cioè di chi muore per amore), l’azzurro (il colore del cielo) che indica quel Paradiso verso cui tutti siamo incamminati.
Il suo lavoro
Occuparsi del bene delle persone.
Il suo punto forte
Una volta che lo si è conosciuto non si riesce più a fare a meno di lui.
Il suo sogno
Portare tutti in Paradiso.
Il suo capolavoro
E’ risorto da morte. Ha messo a morte la morte, in modo da rimanere
vivo e operativo per fare del bene a ogni essere umano.

 

Omelia di Domenica 8 settembre 2024 - XXIII Domenica del Tempo Ordinario, Anno B

Portarono a Gesù un sordomuto, così ci ha riferito il Vangelo. Proviamo a metterci nei panni di quest’uomo. Essere sordo- muti era ed è un dramma, perché significa non riuscire né a dire parole né ad ascoltare parole. Ad esempio, si è nell’ impossibilità di ascoltare musica e canzoni. Un sordomuto, innanzi alla bellezza di una persona o di un panorama o di un’opera d’arte, non riesce a esprimere la sua ammirazione.
Ma scorriamo il testo.

Omelia di Domenica 25 agosto 2024 - XXI Domenica del Tempo Ordinario, Anno B

Volete andarvene anche voi? E’ una domanda dura di Gesù, che il Vangelo ci ha appena fatto sentire. Perché Cos’era successo? Era successo che i discorsi di Gesù, quelli che abbiamo sentito nei Vangeli delle domeniche scorse, non furono accolti bene da tutti. E ci fu chi disse: Questa parola è dura! Chi può intenderla? Da qui l’amara conclusione: Da quel momento molti dei suoi discepoli non andavano più con lui. Vedete, quando Gesù predicava sapeva che le cose che annunciava erano, sì, importanti, ma anche esigenti. Qualche esempio.

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.