“La condivisione genera fratellanza [...] è duratura [...] rafforza la solidarietà e pone le premesse necessarie per raggiungere la giustizia [...] uno stile di vita individualistico è complice nel generare povertà [...] se i poveri sono messi ai margini il concetto stesso di democrazia è messo in crisi”.

Papa Francesco - V Giornata Mondiale dei Poveri 2021

I volontari della nostra Unità Pastorale vi aspettano sabato presso i supermercati ECU di Calerno e Famila e CONAD di S. Ilario.

 

 

 

Omelia di Domenica 21 novembre 2021 - Solennità di Cristo Re, Anno B

Oggi è la festa di Cristo Re. Qualcuno s’è chiesto: onorare Cristo col titolo di Re non è una cosa un po’ sorpassata? Da Medioevo? Risposta: no! Perché fu Gesù stesso a definirsi così. Chiaramente bisogna saper bene cosa voleva dire Gesù definendosi Re. Risentiamo il testo evangelico: Pilato gli disse: Dunque tu sei re? E Gesù: Tu lo dici: io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo. Per dare testimonianza alla verità. Ora, se Gesù è re, è re anche della famiglia. Dico così perché ci eravamo impegnati - forse qualcuno lo ricorda - a dedicare una domenica al tema della pastorale familiare qui nella nostra Unità Pastorale. La domenica è questa. Provo allora a mettere insieme le due cose: cos’ha da dire una festa come quella di Cristo re a delle famiglie? Da cosa si capisce che nelle nostre case è Cristo che regna? Ci sono case, dove sono presenti alcuni segni, attestanti che lì regna Gesù. Ne menziono 5.

L’Amministrazione Comunale desidera attivare un servizio socioeducativo nel territorio di Calerno. Si tratta di un doposcuola in 4 pomeriggi la settimana per bambini con difficoltà scolastiche che si svolgerebbe nei locali parrocchiali. Il Comune è disposto a pagare un educatore che guidi questo servizio e tuttavia solo se l’Unità Pastorale di Calerno e S. Ilario mette a disposizione alcuni volontari, l’iniziativa potrà partire.
Lieti di questa proposta, si fa dunque appello alla disponibilità dei parrocchiani.
Per saperne di più occorre rivolgersi ad Annamaria Giangrandi o don Daniele.

 

Omelia di Domenica 14 novembre 2021 - XXXIII Domenica del Tempo Ordinario, Anno B

Lo ammetto: il Vangelo di questa domenica non è facile da capire. Quand’ero uno studente di teologia, il prof. di sacra scrittura ci diceva: ragazzi, quando siete davanti a una pagina della Bibbia un po’ complicata, chiedetevi come prima cosa: di che genere letterario è il testo che ho davanti? E’ un racconto storico? O mitico? E’ una poesia o una preghiera oppure una fiaba o un testo apocalittico? Ebbene, il Vangelo di questa domenica appartiene al genere apocalittico, cioè a quel tipo di narrazione il cui messaggio è descritto con immagini simboliche/cosmiche/catastrofiche, proprio come abbiamo appena sentito: il sole si oscurerà, la luna non darà più la sua luce e le stelle cadranno dal cielo. Al fondo di queste parole simboliche sta il messaggio che la vita dopo la morte sarà un capovolgimento, sarà tutt’altra cosa rispetto al mondo così com’è ora. Gesù vuol dirci che il mondo in cui viviamo adesso, finirà, è provvisorio, dopo sarà tutta un’altra cosa. E a chi chiede: e dopo questa fine che ci sarà? Risposta: ci sarà Dio ad accoglierci. Ecco perché il Vangelo dice: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che Egli è vicino.