La possibilità di un piccolo passo

 

Da quando l’ennesima ristrutturazione con cassa integrazione mi ha nuovamente toccato, invece di lavorare meno - come stanno facendo i miei colleghi - io lavoro di più... e meglio. Non sono stressata come un tempo - stanca sì, lo sono - ma sono più “lucida” e molto più attenta a quello che mi accade accanto.

Mai e poi mai avrei pensato di fare il chierico. Tutti i miei amici o quasi in età giovanile hanno servito la S. Messa, e il parroco del tempo, alla fine del mese, consegnava loro un bel pacchetto di monete. Io no, quel servizio mi… angosciava, mi… non saprei dire, ma mi turbava e vane sono state le richieste dei sacerdoti Don Alboni, Don Rivi, Don Sala, Don Gino…

Ora invece, alla richiesta di Don Lao, non sono riuscito a dire di no ed eccomi al suo fianco a servire la S. Messa.

 

La testimonianza di Ilaria

 

La storia è semplice, come è semplice per queste ragazze correre dietro ad una palla da insaccare in rete.


“Cari amici di AVSI,

mi chiamo Ilaria e sono una ragazza di 18 anni. Scrivo per raccontarvi brevemente la piccola storia che sta dietro alle nostre due adozioni a distanza. Faccio parte di una squadra di calcio femminile; siamo una trentina di ragazze, dai 14 ai 30 anni, e quest’anno abbiamo deciso di rendere un po’ più significativa la nostra tradizionale cena di Natale...

Prende il via da oggi una nuova rubrica quindicinale, “Lettere, racconti, testimonianze dal Mondo”. Proponiamo uno strumento che aiuti a scoprire sempre più noi stessi, a guadagnare una coscienza che, forte della fede, permette di affrontare tutto - tutto! - senza paura, come raccontano molte delle testimonianze che trovate in queste pagine.

 

Mi ricordo le parole di Don Giordano prima della partenza a Castelnovo Monti per Loreto: «Fare il pellegrinaggio non vuol dire solo mettere un piede davanti all’altro: perché abbia un significato il pellegrinaggio deve trasformarsi in un cammino del cuore, in uno strumento di conoscenza e di arricchimento dello spirito».

Io aggiungo che il pellegrinaggio è la testimonianza sofferta del cristiano che lascia tutto per completare la realizzazione della propria persona...

 


Tempo fa ho ricevuto una lettera da una signora Bellunese che ho conosciuto durante il cammino che mi portava a piedi a Santiago di Compostela in Spagna. Mi ha colpito e voglio farvela leggere, senza, naturalmente mettere il nome della “peccatrice”. La lettera dice: 


A tutti voi che vi collegate al sito della Parrocchia:

 

Mi avvalgo della Parola (vedi allegato) e di Don Tonino per farti tantissimi augurissimi di Buona Pasqua di Risurrezione....

"Ognuno di noi ha il suo macigno. Una pietra enorme messa all'imboccatura dell'anima, che non lascia filtrare l'ossigeno e luce, che opprime in una morsa di gelo; che impedisce la comunicazione con l'altro.
E' il macigno della solitudine, della miseria, della malattia, dell'odio, della disperazione, del peccato.
Pasqua, allora, sia per tutti il rotolare del macigno, la fine degli incubi e l'inizio della luce. E se ognuno di noi, uscito dal suo sepolcro, si adopererà per rimuovere il macigno del sepolcro accanto, si ripeterà finalmente il miracolo che contrassegnò la risurrezione di Cristo.
(Don Tonino Bello)

 

Pace e bene

il vecio Gi



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