- don Fernando
- Unità Pastorale
Grigliata di Pasquetta
Domenica delle Palme
Anno C
In quel tempo, Gesù camminava davanti a tutti salendo verso Gerusalemme. Quando fu vicino a Bètfage e a Betània, presso il monte detto degli Ulivi, inviò due discepoli dicendo: «Andate nel villaggio di fronte; entrando, troverete un puledro legato, sul quale non è mai salito nessuno. Slegatelo e conducetelo qui. E se qualcuno vi domanda: “Perché lo slegate?”, risponderete così: “Il Signore ne ha bisogno”». Gli inviati andarono e trovarono come aveva loro detto. [...]
V Domenica di Quaresima
Anno C
In quel tempo (...) gli scribi e i farisei gli condussero una donna sorpresa in adulterio, la posero in mezzo e gli dissero: «Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?». Dicevano questo per metterlo alla prova e per avere motivo di accusarlo.
Ma Gesù si chinò e si mise a scrivere col dito per terra. Tuttavia, poiché insistevano nell'interrogarlo, si alzò e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei». (…)
IV Domenica di Quaresima
Anno C
In quel tempo, si avvicinavano a Gesù tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro».
Ed egli disse loro questa parabola: «Un uomo aveva due figli. Il più giovane dei due disse al padre: “Padre, dammi la parte di patrimonio che mi spetta”. Ed egli divise tra loro le sue sostanze. Pochi giorni dopo, il figlio più giovane, raccolte tutte le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò il suo patrimonio vivendo in modo dissoluto. (...).
III Domenica di Quaresima
Anno C
In quello stesso tempo si presentarono alcuni a riferirgli circa quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva mescolato con quello dei loro sacrifici. Prendendo la parola, Gesù rispose: «Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subito tale sorte? No, vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo. O quei diciotto, sopra i quali rovinò la torre di Sìloe e li uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? No, vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo».
II Domenica di Quaresima
Anno C
In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare. Mentre pregava, il suo volto cambiò d'aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante. Ed ecco, due uomini conversavano con lui: erano Mosè ed Elìa, apparsi nella gloria, e parlavano del suo esodo, che stava per compiersi a Gerusalemme. Pietro e i suoi compagni erano oppressi dal sonno; ma, quando si svegliarono, videro la sua gloria e i due uomini che stavano con lui. [...]
Carissimi, vi ricordiamo che il prossimo appuntamento sarà mercoledì 20 marzo alle ore 21 presso l'Oratorio di Montecchio Emilia in via Franchini 43.
Mons. Daniele Gianotti, vescovo di Crema interverrà sviluppando il tema della serata: Il Triduo Pasquale. Eucarestia come partecipazione alla Pasqua di Cristo (Lc 22,19).
La partecipazione è gratuita, non è necessaria l'iscrizione.
A presto.
sft - La Segreteria.
Funerale lunedì 11 marzo alle 15.30 nella chiesa parrocchiale di Sant’Ilario. Presiederà il Vescovo
Un nuovo lutto ha colpito la Chiesa reggiano-guastallese con la morte, a 81 anni, di monsignor Giancarlo (Gianfranco) Ruffini, per tutti don Franco. La malattia che in breve tempo lo ha consumato gli era stata diagnosticata nell’agosto scorso, ma il sacerdote l’aveva comunicato alla comunità di Sant’Ilario d’Enza soltanto quando si era reso necessario, all’inizio del corrente anno, un primo ricovero all’ospedale di Scandiano. Dopodiché don Franco aveva chiesto di essere ricoverato alla Casa del clero di Montecchio, per poter essere seguito nelle cure senza essere di peso alla comunità. Ha vissuto quest’ultimo tratto della sua esistenza con coraggio e riservatezza, senza lamentarsi; anzi dopo aver celebrato l’Eucarestia andava a trovare gli ammalati, a cui portava la santa Comunione, e ha mantenuto fino all’ultimo un legame intenso con le famiglie di tanti infermi, residenti sia a Sant’Ilario che a Montecchio. Si è spento la mattina di sabato 9 marzo.