- Giuliana Ferretti
- Parrocchia
Lettera-ricordo a Don Lao
fin dall'inizio ti sei presentato icona del Padre misericordioso, quando hai cominciato a salutare con l'abbraccio delle tue larghe braccia tutti noi, senza distinzione se non per una preferenza particolare per i bambini, i malati, gli anziani e i più poveri.
Ci hai insegnato a non aver paura ad andare incontro alla gente, ad andare in periferia (come dirà papa Francesco), ad esprimere segni di tenerezza e di affetto.
La porta della canonica ha cominciato ad aprirsi alle tante persone, schiacciate da bisogni materiali e spirituali, che hanno sempre trovato in te sostegno e conforto.
Hai cominciato subito a parlarci dell'amore di Dio, della sua misericordia non con frasi fatte, ma come uno che ne fa continuamente esperienza, perché sta sempre con Lui (anticipando in modo profetico papa Benedetto e papa Francesco).
Sei arrivato accompagnato dalla fama di un prete importante, molto colto e capace, per gli incarichi che avevi ricoperto e che ancora avevi. Ma tu, con noi, ti sei sempre rivestito di umiltà e hai cercato di insegnarla anche a noi. Quanti libretti di "detti dei Padri del deserto" hai regalato! Non solo, ma qui a Calerno, come dice S.Paolo di Gesù, hai imparato l'umiltà dalle cose che hai patito.