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don Fernando
Oratorio
11 Marzo 2020

Estate 2020

 

don Fernando
Omelie
08 Marzo 2020

Omelia del 08 marzo 2020

 

Admin
Il Vangelo
07 Marzo 2020

Dio semina la bellezza in ogni sua creatura

II Domenica di Quaresima
Anno A

In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. Ed ecco apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con lui. Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Signore, è bello per noi essere qui! Se vuoi, farò qui tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Egli stava ancora parlando, quando una nube luminosa li coprì con la sua ombra. Ed ecco una voce dalla nube che diceva: «Questi è il Figlio mio, l'amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo» (...).

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Admin
Notizie
06 Marzo 2020

Comunicato dei Vescovi dell'Emilia Romagna sul Coronavirus

 

don Fernando
Parrocchia
06 Marzo 2020

Ritiri di Quaresima 2020: aggiornamento

I ritiri di Quaresima 2020 dell'8 e 15 marzo di cui vi abbiamo dato notizia in  --> questo articolo <--  sono sospesi a causa del coronavirus.

Paolo♫
Lettere dall'Albania
06 Marzo 2020

Aggiornamento del mese di febbraio

Il 31 gennaio, memoria di S. Giovanni Bosco, abbiamo partecipato alla festa della parrocchia di Shelqet, dove prestano servizio suor Mariana e suor Denada, delle Dorotee di Vau-Dejës. Si sono esibiti i gruppi delle classi di catechismo in vari sketch, come balletti, scenette comiche e rappresentazioni sulla vita del Santo. Ci ha colpiti che, nonostante fossimo in pieno inverno, la festa fosse all’aperto. In Italia sarebbe stato impensabile, invece qui si fanno molti meno problemi.

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don Fernando
Omelie
05 Marzo 2020

Omelia del 01 marzo 2020

Omelia di Domenica 01 Marzo 2020 - I Domenica di Quaresima, Anno A

La mia omelia questa mattina prende le mosse da alcune righe della 1^ lettura. Rispose la donna: Dei frutti degli alberi del giardino noi possiamo mangiare, ma del frutto dell’albero che sta in mezzo al giardino Dio ha detto: ‘Non dovete mangiarne e non lo dovete toccare.’  Mi vien da fare una battuta: Adamo voleva la mela non per il desiderio della mela, ma perché era proibita. Se non gli fosse stato detto che a quell’albero non poteva mettere mano, forse quell’albero non l’avrebbe nemmeno notato. Il gusto del proibito è un vizio antico. Ma battute a parte, le parole di Eva pongono una questione vera, quella del permesso e della proibizione.

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Admin
Il Vangelo
29 Febbraio 2020

Gli angeli inviati dal Signore per sorreggerci

I Domenica di Quaresima
Anno A

In quel tempo, Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. Il tentatore gli si avvicinò e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di' che queste pietre diventino pane». Ma egli rispose: «Sta scritto: “Non di solo pane vivrà l'uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio”». [...]

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Admin
Notizie
27 Febbraio 2020

Nuovo comunicato del Vescovo sul Coronavirus

 

Admin
Notizie
24 Febbraio 2020

Coronavirus: lettera del Vescovo

24 febbraio 2020

Cari fedeli della Chiesa di Reggio Emilia-Guastalla,
Cari amici,
in questo momento segnato da una certa inevitabile confusione, desidero far giungere a tutti voi il pensiero e le preoccupazioni del Vescovo che, come un padre, partecipa delle ansie di tutti i suoi figli.
Da dove viene il coronavirus? Dal cuore della Cina, non certo dal cuore di Dio. Ma è anche vero che Dio si sta servendo di esso per richiamarci tutti ad uno sguardo più profondo sulla nostra vita. Scopriamo infatti, improvvisamente, di essere fragili: chiusi spesso nelle certezze che vengono a noi dalle grandiose scoperte della scienza e dalla loro applicazione tecnologica, connessi con tutto il mondo e illusi di poterne essere padroni, siamo messi improvvisamente di fronte a uno scenario più realistico: l’uomo è debole, fragile e può trovare la sua grandezza e forza soltanto nell’amore verso se stesso, verso il proprio destino personale, temporaneo ed eterno e nell’amore verso gli altri e verso Dio.
Di necessità siamo così portati ad una essenzialità di vita che può creare benevoli momenti di silenzio, di riflessione, di cura. Preghiamo nelle nostre case, per noi stessi, per i malati del mondo, per i morti, per i loro cari. Preghiamo per i medici e gli operatori sanitari, preghiamo per gli uomini della sicurezza e dell’esercito, chiamati a un surplus di fatiche. Preghiamo per i nostri governanti, ritagliamoci un tempo di lettura, di riflessione, di vicinanza a coloro che hanno bisogno. Ciò che non sappiamo più fare siamo ora quasi obbligati a riprendere.
Il coronavirus non lascerà le cose come prima: dopo il suo passaggio saremo migliori o peggiori? Dipende da noi. Come le grandi malattie che hanno segnato la storia dei popoli, esso può diventare un’occasione di ravvedimento e di conversione. L’uomo senza Dio perde completamente la bussola della propria vita. Con Dio può ritrovarla. Può imparare a considerarsi non semplicemente un cercatore di soddisfazioni a buon mercato, ma un cercatore di infinito, un fratello e un amico degli altri uomini, un abitatore rispettoso di questo Pianeta, che attende di essere con noi interamente trasformato, per essere riscattato dalla sua caducità (cf. Rm 8,19-22).
In questi giorni, e probabilmente anche nei successivi, sarà difficile o addirittura impossibile partecipare alla Liturgia Eucaristica. Sostituiamola con la preghiera del Santo Rosario: invochiamo da Maria la protezione per la nostra Città, la nostra Provincia, la nostra Regione, il nostro Paese. Se ci è possibile, chiediamo la guarigione dei cuori, oltre che dei corpi, anche attraverso il digiuno, nelle forme che ciascuno deciderà di intraprendere. Capovolgiamo il male del coronavirus in un bene per tutti noi. Sono vicino ai malati, ai loro famigliari, alle comunità provate. Su tutti chiedo la benedizione del Signore.
Oggi alle ore 18.00 purtroppo non potrò tenere il momento di preghiera nella Basilica della Ghiara, che avevo previsto. Pregherò comunque allo stesso orario il Santo Rosario insieme ai miei segretari nella mia Cappella Privata: vi chiedo di unirvi alla mia preghiera dalle vostre case.

+ Massimo Camisasca

Vescovo di Reggio Emilia – Guastalla

 

Coronavirus: disposizioni per i fedeli

 

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