- don Fernando
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Omelia del 28 giugno 2020
Omelia di Domenica 28 Giugno 2020 - XIII Domenica del Tempo Ordinario, Anno A
Nel Vangelo di questa domenica, una frase ha catturato la mia attenzione: chi avrà offerto anche solo un bicchiere d'acqua fresca non perderà la ricompensa. M’è venuto da dire: Quando sarà l’ora del giudizio finale, sarà un bicchiere d’acqua a salvarci. Colpisce che su un gesto così piccolo come allungare dell’acqua, Gesù si soffermi. Un possibile perché è questo: dar da bere è un gesto che anche l'ultimo degli uomini può compiere. Chi non è capace di allungare un bicchiere d’acqua! Non ci vogliono particolari capacità, solo un minimo di sensibilità. Ma c’è di più. Gesù specifica che si tratta di acqua fresca: sta qui, in questa parolina ‘fresca’ la grandezza del gesto di dar da bere. Gesù non parla di un’acqua qualsiasi, ma di un’acqua migliore. Se dai acqua fresca è segno che non dai la prima acqua che ti capita, ma che ti sei adoperato per cercare e offrire un’acqua buona, refrigerante e dissetante. In breve, Gesù vuol dirci che non basta che un gesto sia buono, occorre compierlo con cura, perché si possono sciupare anche gesti buoni. Oggi, domenica 28 giugno, Gesù viene a dirci: il Vangelo è tutto in un bicchiere d'acqua fresca. Ricordate il Vangelo di domenica scorsa: due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure nemmeno uno di essi cadrà a terra senza il volere di Dio. Perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. Notate anche qui la tenerezza di un Dio che si prende cura di due passeri e che sta lì a contare quanti capelli abbiamo in testa.