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Omelia di Domenica 16 aprile 2023 - II Domenica del Tempo di Pasqua, Anno A
Puntualmente ogni anno il Vangelo della domenica dopo Pasqua c’invita a riflettere su Tommaso, che io chiamo l’apostolo del coraggio. Gli apostoli non erano un gruppo omogeneo, Tommaso ad esempio si distingueva perché amava pensare con la sua testa, dire la sua apertamente, a costo di rimanere isolato dagli altri. Ed è proprio questa sua caratteristica che voglio approfondire.
II Domenica
Tempo di Pasqua - Anno A
La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati» (...)
Giovedì santo
In questa mia omelia ho pensato di lasciarmi ispirare da tre elementi presenti nel testo evangelico: l’acqua, i piedi, l’asciugatoio. L’acqua è quella usata da Gesù per lavare i piedi, i piedi sono quelli dei 12 apostoli, l’asciugatoio è l’indumento che Gesù si cinse in vita per asciugare i piedi.
Comincio dall’acqua
Commento questo primo elemento con le mirabili parole di Madeleine Delbrel: Gesù, se dovessi scegliere una reliquia della tua passione prenderei proprio quel catino colmo d’acqua sporca. E con esso girerei il mondo. Ad ogni piede mi fermerei, mi cingerei con l’asciugatoio, mi curverei giù in basso, non alzando mai la testa oltre il polpaccio, per non distinguere gli amici dai nemici, in modo da lavare i piedi del vagabondo, dell’ateo, del drogato, del malato, del carcerato, di chi non mi saluta più, di quel compagno per cui non prego mai, in silenzio, col desiderio che tutti possano cogliere nel mio amore, il tuo amore.
Domenica di Pasqua - Anno A
Dopo il sabato, all’alba del primo giorno della settimana, Maria di Màgdala e l’altra Maria andarono a visitare la tomba. (...) L’angelo disse alle donne: «Voi non abbiate paura! So che cercate Gesù, il crocifisso. Non è qui. È risorto, infatti, come aveva detto (…)».
Omelia di Domenica 2 aprile 2023 - Domenica delle Palme, Anno A
Abbiamo ascoltato due brani di vangelo: prima della Messa quello dell’ingresso di Gesù in Gerusalemme e appena adesso quello del racconto della passione e crocifissione di Gesù. Proviamo a metterci nei panni di Gesù, il quale nell’entrare in città sapeva di andare incontro alla morte e, proprio per questo, aveva cuore e mente fissi su Dio Padre. In quel momento l'unico suo desiderio era di compiere fino in fondo la volontà di Dio, portando a termine, a prezzo della vita, la missione di salvatore dell’umanità.
Da quest’atteggiamento di Gesù possiamo trarre due lezioni di vita.
* La prima: Gesù è stato un uomo, che, nelle scelte fatte, ci ha creduto fin dall’inizio.. fino alla fine.
* La seconda lezione la traggo da una frase di un eroe del passato, che sapendo di essere prossimo alla morte, disse: Se io muoio, non piangere per me, piuttosto fai quello che ho fatto io e così continuerò a vivere in te. Perché non facciamo altrettanto noi con Gesù? In questo modo gli consentiremmo di essere sempre Lui ad agire attraverso di noi, per il bene nostro e di tutti.
Domenica delle Palme - Anno A
Quanto volete darmi perché io ve lo consegni? In quel tempo, uno dei Dodici, chiamato Giuda Iscariota, andò dai capi dei sacerdoti e disse: «Quanto volete darmi perché io ve lo consegni?». E quelli gli fissarono trenta monete d’argento. Da quel momento cercava l’occasione propizia per consegnare Gesù.