Omelia di Domenica 6 agosto 2023 - Trasfigurazione, Anno A

Abbiamo ascoltato dal Vangelo il noto racconto della trasfigurazione di Gesù sul monte, presenti tre suoi apostoli. Una delle vette di questo racconto è la frase dell’apostolo Pietro: Signore, è bello per noi essere qui. Sono parole che ci ricordano una dimensione importante della vita cristiana, la bellezza. La bellezza di cui ha parlato Pietro (Signore, è bello per noi essere qui) mi fa dire: è bello tutto ciò che è sfiorato dalla presenza di Dio. Dove c’è Dio sboccia il bello. Noi cristiani, quando parliamo di Cristo, dovremmo far più riferimento alla bellezza. Proprio come fa la Bibbia, che di Gesù dice: Tu sei il più bello tra i figli dell’uomo.

Omelia di Domenica 23 luglio 2023 - XVI Domenica del Tempo Ordinario, Anno A

Siamo nella domenica della nota parabola di Gesù sulla zizzania e il buon grano. Sperando di non forzare troppo il testo evangelico, mi piace vedere nel grano buono e nella zizzania non semplicemente i buoni e i cattivi, ma la bontà e la cattiveria che sono in ciascuno. Ciascuno di noi è insieme zizzania e grano buono, o se volete è zizzania a volte e buon grano altre volte. Qualche esempio.

Omelia di Domenica 16 luglio 2023 - XV Domenica del Tempo Ordinario, Anno A

In questa terza domenica di luglio il Vangelo ci porta indietro nel tempo, quando i contadini seminavano a mano. Gli agricoltori, con una sacca al collo percorrevano i campi in lungo e in largo e con un gesto ampio della mano, lanciavano la semente. Ora, nell’osservare questa scena, a Gesù un giorno venne in mente di paragonare la vita a una semina. Come a dire: vivere è seminare. Per il Vangelo, seminare sta per impegnarsi, applicarsi, testimoniare, fare fino in fondo la propria parte. L’altro giorno, in campeggio, ricordavo una frase del card. Martini: l’impegno vale di per se stesso, indipendentemente dal risultato.

Omelia di Domenica 25 giugno 2023 - XII Domenica del Tempo Ordinario, Anno A

Non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo ma non hanno potere di uccidere l'anima; abbiate paura piuttosto di colui che ha il potere di far perire nella Geènna e l'anima e il corpo. Ho pensato di riflettere su queste parole di Gesù appena udite nel vangelo, perché menzionano due volte l’anima. Proprio qualche giorno ho avuto una discussione con qualcuno che ne negava l’esistenza. Durante questo confronto ho potuto appurare che oggi è molto forte la censura della parola anima.

Omelia di Domenica 18 giugno 2023 - XI Domenica del Tempo Ordinario, Anno A

Il Vangelo di questa domenica termina così: Gesù inviò i Dodici Apostoli, dicendo loro: Strada facendo, predicate che il regno dei cieli è vicino, guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni.
Gesù utilizza cinque verbi: predicate, guarite, risuscitate, purificate, cacciate. Proviamo a fare una cosa: sentiamo rivolti a noi questi cinque verbi/cinque inviti di Gesù e io tento una loro attualizzazione.

Omelia di Domenica 11 giugno 2023 - Corpus Domini, Anno A

Domenica 11 giugno, solennità del Corpo e Sangue di Gesù. La Parola di Dio ci ha offerto una lettura di questa solennità molto interessante. Mi sto riferendo alle parole di Mosè della prima lettura, parole che egli rivolse al popolo ebreo e contenenti due verbi / due inviti pressoché identici: Ricordati e non dimenticare. Cito il testo: Ricòrdati di tutto il cammino che il Signore, tuo Dio, ti ha fatto percorrere in questi quarant'anni nel deserto... E a metà del brano: Non dimenticare il Signore, tuo Dio, che ti ha fatto uscire dalla terra d'Egitto, dalla condizione servile.

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