Riceviamo e volentieri divulghiamo la locandina che la Scuola Teologica Diocesana ci ha inviato.
In occasione della quaresima, la Scuola propone un percorso sula Pasqua di Cristo nei Salmi.
In allegato la locandina.

 

Omelia di Domenica 14 febbraio 2021 - VI Domenica del Tempo Ordinario, Anno B

Il Vangelo di questa domenica ci presenta Gesù in compagnia di un uomo malato di lebbra, dico malato di lebbra, non lebbroso. La differenza è sottile ma c’è. La parola lebbroso è marchiante e totalizzante: lascia intendere che la malattia che hai, coincide con la tua persona, copre ogni aspetto di te, e invece non è così. Un uomo non è la sua malattia: anche il più malato dei malati rimane una persona, con un suo volto, una sua anima, una sua fede, una sua sensibilità.

Carissimi,

Vi invitiamo a partecipare alle serate teologiche che si svolgeranno per 4 martedì dal 23 febbraio al 16 marzo, alle ore 21.
Vista la delicata situazione sanitaria in atto, abbiamo pensato di continuare un programma unico per tutte le sei Scuole di Formazione Teologica della Diocesi che si svolgerà contemporaneamente e online, in collaborazione con l'Ufficio Diocesano di Pastorale Sociale e del Lavoro.
I relatori saranno in contatto con tutti da remoto, ma resteranno, come sempre, a disposizione anche per eventuali domande e/o interventi.
Saranno approfondite tematiche di morale sociale riguardanti la famiglia, il lavoro, la giustizia, affrontati alla luce della Dottrina sociale della chiesa.
Non è necessario iscriversi, la partecipazione è gratuita.

Per informazioni e per seguire le serate cliccate sul link: https://sites.google.com/view/sft-re-dioioenoi/home-page

Per qualsiasi necessità potete scrivere a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  

Alleghiamo il volantino del Corso e una scheda di presentazione dei relatori.
Un caro saluto e a presto!!!

SFT Val d'Enza
La Segreteria.

 

Omelia di Domenica 7 febbraio 2021 - V Domenica del Tempo Ordinario, Anno B

La suocera di Pietro era a letto con la febbre. Gesù le si avvicinò e la fece alzare prendendola per mano. E’ un passaggio del Vangelo che abbiamo ascoltato. In esso 3 verbi si susseguono: s’ avvicinò, l’alzò da letto, le tese la mano. Tre gesti che dicono la tenerezza non astratta ma concreta con cui Gesù si accostava a chi non stava bene. L’amore ha bisogno di gesti. Nel giorno del giudizio finale, saranno le mani che avremo teso verso qualcuno che ci salveranno.

Omelia di Domenica 31 gennaio 2021 - IV Domenica del Tempo Ordinario, Anno B

In Italia ogni paesino ha la sua chiesa, invece anticamente nella terra di Gesù ogni paesino aveva la sua sinagoga, luogo nel quale di sabato la gente si riuniva per la preghiera e l’ascolto della Bibbia. Gesù in base a dove si trovava (Nazareth o Cafarnao o Betania...), quando era sabato, come tutti, andava in sinagoga. Bene, ci ha appena riferito il Vangelo che nel periodo in cui Gesù abitò a Cafarnao, ci fu un sabato nel quale Gesù venne a trovarsi al centro di un episodio molto spiacevole.

Omelia di Domenica 24 gennaio 2021 - III Domenica del Tempo Ordinario, Anno B

I protagonisti del Vangelo di questa domenica sono Gesù e 2 coppie di fratelli pescatori (Pietro/Andrea - Giacomo/Giovanni). Ho pensato di soffermarmi su 3 azioni/3 verbi che accompagnano la pagina evangelica.
> Vi farò diventare pescatori di uomini: è la promessa che Gesù fece ai 4 pescatori. Il verbo diventare indica un cambiamento. E fu proprio così: quei 4 pescatori, aderendo all’invito di Gesù, diedero alla propria vita la svolta più bella che le potessero dare.

Omelia di Domenica 17 gennaio 2021 - II Domenica del Tempo Ordinario, Anno B

Due giovani e Gesù, ecco i protagonisti del Vangelo di questa 3^ domenica di gennaio: 2 giovani che passarono dall’essere discepoli di Giovanni Battista all’essere discepoli di Gesù. Cito testualmente: e i suoi 2 discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù. Erano Andrea e Giovanni, che poi divennero gli apostoli del Signore. Pensate, tra Giovanni Battista e questi 2 giovani c’era un legame, un affetto, un’amicizia, meglio, una paternità spirituale, eppure il Battista li indirizzò da Gesù. Perché? Ma perché essi sarebbero maturati molto più a stare con Gesù che a stare con lui. Tocchiamo qui un tema delicato, il distacco.

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