Omelia di Lunedì 1 gennaio 2024 - Maria Santissima Madre di Dio
Oggi è la 57a giornata mondiale della pace e la Chiesa, di proposito, ha scelto come prima lettura della Messa, il brano contenente l’augurio di pace che abbiamo sentito. Ti benedica il Signore e ti custodisca. Il Signore faccia risplendere per te il suo volto e ti faccia grazia. Rivolga a te il suo volto e ti conceda pace. Dice e ti conceda pace. Vi racconto una storia, vera. Guerra di Russia/Seconda Guerra Mondiale. In un'aperta campagna, s'aggirava, stremato e senza più energie, un soldato, Mario. I suoi amici eran rimasti tutti uccisi. Vagava per i campi senza sapere dove stava andando. Oltre che stremato, aveva tantissima fame.
Omelia di Domenica 31 dicembre 2023 - Domenica fra l'ottava di Natale, anno B
Questa mattina presto, nel pensare all’omelia da fare, ho letto attentamente le tre letture della Messa. L’occhio è caduto su due parole della seconda lettura (per fede), che sono una sorta di ritornello. Cito il testo: Per fede, Abramo, chiamato da Dio, obbedì partendo per un luogo senza sapere dove andava. Per fede, anche Sara, sebbene fuori dell'età, divenne madre. Se avete il tempo di leggere nella Bibbia il cap. 11 della lettera agli Ebrei, da cui è tratta la lettura, vedrete che di continuo si dice per fede. Lo si dice di Giacobbe, Giuseppe, Mosè, Raab: tutte persone che “per fede” - lo sottolinea bene il capitolo - fecero le loro grandi scelte di vita. Ho pensato allora che potesse starci bene, oggi, come omelia, un richiamo al valore della fede.
Domenica fra l’ottava di Natale - Anno B
Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, [Maria e Giuseppe] portarono il bambino [Gesù] a Gerusalemme per presentarlo al Signore - come è scritto nella legge del Signore. (...) Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore. Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch’egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio. (...)
Omelie del 25 e 26 Dicembre
25 dicembre - Santo Natale
(Messa della notte) La grande ruota della storia ha sempre avuto la stessa direzione: dal piccolo verso il grande, chi ha di meno cerca di avere di più, chi ha poco desidera il tanto, chi è debole vuole essere forte. Invece, a Natale la grande ruota della storia s’è come bloccata, ha girato all’incontrario: Dio verso l’uomo, il grande verso il piccolo, il cielo si dirige verso la terra, i sapienti Magi arrivano da un neonato. Ecco il Natale: Dio cerca la piccolezza, Dio ama la piccolezza: una stalla diviene il luogo di Dio, la liturgia più santa si celebra non tra incensi e candele ma tra paglia, respiro di animali e pianto di un bimbo. Un teologo brasiliano ha detto: Nel mondo tutti vogliono crescere. Ogni bambino vuole essere uomo. Ogni uomo vuole essere re. Ogni re vuole essere ‘dio’. Solo Dio vuole essere bambino.
Omelia di Domenica 24 dicembre 2023 - IV Domenica di Avvento, anno B
Tutti gli anni, il Vangelo della domenica che precede il Natale parla di Maria, perché? Perché è il modo più bello di giungere al Natale. In compagnia di Maria c’è sempre e solo da guadagnarci… in bene, in speranza, in disposizioni buone. Il Vangelo di questa domenica, avendolo già ascoltato qualche giorno fa e l’8 dicembre, ho pensato di meditarlo soffermandomi su un dettaglio, che poi dettaglio non è. Mi sto riferendo alle due parole (non temere) che l’Angelo Gabriele rivolge a Maria.
IV Domenica di Avvento - Anno B
«In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: “Rallegrati, piena di grazia: il Signore è con te”. […]»